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Le Arti si incontrano a Exilles

Con l’arte del tempo presente, stiamo scrivendo pagine di una  bella storia

Il Maestro dell’Arte povera, Michelangelo Pistoletto è uno dei principali artisti internazionali della contemporaneità, con committenze e mostre nei principali musei del mondo, insignito di innumerevoli premi internazionali.

Nella storia dell’arte  per opere simboliche, come la “ Venere degli stracci” e le  superfici specchianti, è soprattutto un Maestro di pensiero che, con coerenza nella sua lunga carriera, ha teorizzato e tradotto in pratica il portato potenziale dell’arte per attivare processi culturali di trasformazione sociale responsabile.

Un percorso, in  continua crescita, che si può leggere nella sua opera work in progress, la Fondazione Cittadellarte a Biella, luogo nel quale forma le nuove generazioni, mette in dialogo i diversi attori sociali e i policy makers sui temi centrali per lo sviluppo sostenibile.

Il Maestro è originario della Valle di Susa - il padre, artista, era di Gravere -  nella quale ha vissuto in diversi periodi della vita, ha studiato in gioventù e nella  quale ritorna per amore della montagna e dello sci. Le sue figlie gemelle portano i nomi di due frazioni del paese delle radici: Armona e Petra.

Il 9 maggio del 2010, il nostro club ha invitato il Maestro ad incontrare gli studenti del liceo Norberto Rosa alle celebrazioni del 150mo anniversario dalla fondazione della scuola che si occupa di 1000 giovani, con gli amministratori pubblici e la cittadinanza,  al Castello di Adelaide appena restaurato, luogo nel quale Pistoletto frequentò le elementari.

Nelle conversazione con l’economista della cultura Pier Luigi Sacco, il Maestro parlò di sostenibilità attraverso la filosofia del suo  simbolo del “Terzo Paradiso”, un segno di infinito con una terza ansa, un invito donato al mondo a cercare la conciliazione tra opposti, tra natura e artificio, costruendo una dimensione nuova, di dialogo e innovazione sociale.

I giovani, in omaggio alla teoria del Maestro, realizzarono nel cortile della residenza sabauda il segno in alluminio, materiale riciclabile all’infinito e un artefatto nella loro sede.

Il nostro Club all’epoca guidato dall’Avvocato Carena ha portato il club in visita a Cittadellarte e per riconoscenza, ha insignito il Maestro della sua prima Paul Harris Fellow. Inoltre, due giovani della Valle, proprio nel 2010,  con una borsa di studio di un nostro socio, frequentarono la summer school del Maestro, l’Università delle Idee, per ragionare sul Forte di Exilles.

Da allora, il segno simbolo del Terzo Paradiso è diventato un nostro impegno collettivo. Nel 2011,  il progetto “Paesaggi Musicali”, nell’anno di Presidenza di Roberto Dossi, è stato  realizzato con le amministrazioni locali della Valle e la Filarmonica del Teatro Regio nei luoghi delle potenzialità, per incontrare i giovani che praticano attivamente la musica -2500 sotto i 25 anni- e le comunità, ha animato il patrimonio storico-artistico-naturalistico-economico: la centrale idroelettrica di Venaus, la chiesa di Santo Stefano a Novalesa, il Castello di Rivoli, la Certosa di San Francesco,  l’anfiteatro romano di Susa  e quella naturale di Sportina - Sauze d’Oulx e naturalmente il Forte di Exilles, grande bene faro, completamente restaurato con grandi investimenti pubblici,  spento nelle sue potezialità di attrattore.

Proprio al Forte, con la presidenza di Piero Villata, è iniziato un grande progetti di rinascita, visionario: la realizzazione della più grande opera di land art della nostra Regione, un  Terzo Paradiso, segno simbolo di pace che guarda l’Europa, sul giasset, il terrapieno in pendenza del Forte di Exilles, amato dalla popolazione, pascolo per gli animali liberi del Gran Bosco, lo straordinario parco che circonda il bene.

La scelta del Maestro, che ha generosamente donato il segno, in questi anni ha camminato con i suoi Ambasciatori nel mondo come testimonia l’installazione geografie della trasformazione ora a Biella e tra breve al forte, è stata la realizzazione del Terzo Paradiso con la lavanda, pianta autoctona che, fino al 1930 era parte dell’economia del territorio ed impegnava il 10% della popolazione, 300 persone, tante quante oggi abitano il paese di Exilles.

Tra i luoghi di rinascita, in cui il nostro Club è stato impegnato nella presidenza Villata, con il Maestro Pistoletto, segnaliamo il S. Anna di Torino, la culla d’Europa, il più grande ospedale ginecologico ed ostetrico d’Europa, in cui le aree di transito, sosta e i reparti stanno rinascendo grazie a una fondazione della società civile, Medicina a misura di donna, con la quale collaboriamo dagli esordi che porta la comunità in ospedale a rigenerare spazi con le idee e i linguaggi delle arti sotto la guida del Castello di Rivoli.

Il nostro club ha partecipato con le proprie famiglie alle sessioni di pittura collettiva, Giorgio Burdese ha fornito le vernici e tutti quanti, ingegneri, avvocati, imprenditori abbiamo fatto le pulizie.

Da questo ospedale che pare oggi un giardino, il Maestro ha lanciato il suo progetto internazionale Rebirth day, il giorno della rinascita, che il mondo sta accogliendo e facendo proprio, dalla piramide del Louvre, al golfo di Cuba; Il 21.12.2012, per esorcizzare la fine del mondo preconizzata dai Maya.

Proprio in questa data, abbiamo contribuito alla creazione di una catena umana di solidarietà tra individui e comunità, con diverse fedi, diverse visioni sul futuro della Valle, in tensione per la grande infrastruttura: 50mila persone si sono unite nel S.U.S.A., il sentiero umano di sostenibilità tra arte e ambiente, tenendosi per mano per tre minuti in una lunga catena formatasi da piazza Castello a Torino, davanti a Palazzo Madama, fino alla città di Susa.

Un percorso basato su un Sentiero di Pensiero, di dialogo, nel rispetto delle differenze, che è stato fecondo di numerosi sviluppi e soprattutto di momenti di formazione dei giovani studenti, che ha portato alla creazione di un manuale edito da Allemandi per la “Conservazione programmata dei beni culturali” ad uso dei volontari, 700 nella sola Valle di Susa.

Su queste basi nasce il progetto del Terzo Paradiso di 11mila lavande, con l’idea che la Valle abbia grandi potenzialità, ma necessiti di guardarsi, di rileggersi con occhi nuovi per trovare una nuova via di abitare la montagna per il futuro.

La Valle può essere paradigmatica e il suo forte può esserne il simbolo.

Il progetto, finanziato da una pluralità di soggetti, con decine di incontri istituzionali e con la comunità (63 in cinque anni) è nato sotto la presidenza di Massimiliano Pio il 18 aprile 2015, in una giornata di festa ad Exilles, alla presenza del Maestro e di tutta la sua famiglia, con la restituzione di un profondo progetto educativo condotto dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli con il liceo Norberto Rosa, adottato dal MIUR.

Durante la cerimonia di presentazione il Presidente Pio ha consegnato al Maestro il  “Sigillo d’Argento”, onorificenza  istituita dal nostro Club nel 1967, per coloro che, residenti in Val Susa o originari della stessa Valle, si sono particolarmente distinti e affermati con opere culturali o artistiche, o con l’impegno sociale, o con  interventi a favore del prossimo, nell’intero campo della loro professionalità.

La piantumazione delle lavande provenienti dai vivai della Direzione Regionale Foreste, realizzata dal Consorzio Forestale Alta Valle di Susa in collaborazione con il  nostro generoso socio Giorgio Burdese con la sua società Tecnelit,  è durata due settimane.

La percentuale di attecchimento è del 99 per cento.

L’opera genera economia e l’economia si prende cura dell’arte: la manutenzione del  grande campo verticale del Terzo Paradiso e il relativo taglio della lavanda è stato assegnato ad un’impresa di bio-agricoltura della Valle che ne ricaverà prodotti, un tempo noti nel mondo.

In un momento in cui la guerra distrugge i simboli dell’arte e della cultura, noi abbiamo contribuito a mettere “fiori nei cannoni”, a risignificare un luogo attraverso la cultura.

Il Terzo Paradiso delle 11mila lavande, una per ogni nuovo nato nella Valle nell’ultimo decennio, è dedicato al nostro socio past President Fiorenzo Sigot, “andato avanti” alcuni anni fa, ma sempre presente nello spirito di amicizia e di costruzione a favore della società che anima il nostro Club.

Un primo atto di ripensamento che porta alla riapertura del forte alla collettività. Dal 12 luglio, dopo un estenuante percorso, al termine della gestione curata dopo il restauro,  negli ultimi cinque anni dal Museo  della montagna, per la prima volta nella storia il paese di Exillles gestisce questo bene che, per alterne vicende di confini, ha le sue bocche di fuoco orientate verso l’aggregato urbano.

 Il forte sarà aperto gratuitamente fino al 12 settembre con un calendario di eventi curato dal Salone del Libro in collaborazione con il Circolo dei Lettori.

L’avvio delle programmazioni è per venerdì 17 luglio alle ore 20,30 con la straordinaria presenza del Maestro Pistoletto in dialogo con il Maestro Ezio Bosso, direttore, compositore e pianista di fama mondiale,  seguito dal nostro Club dalla presidenza Villata, che aprirà il suo tour italiano proprio dalla Valle di Susa con la presentazione della sua prima sonata per pianoforte “Twelve rooms”, metafora della vita.

Due grandi artisti che non sono nuovi alla collaborazione. Proprio il 21.12.2012, Ezio Bosso ritornato alla vita dopo una lunga malattia, per il lancio del Rebirth day eseguì un concerto a Palazzo Reale a Torino, in contemporanea con il lancio del progetto artistico di Pistoletto a Bruxelles.

Un’opportunità di rinascita, imperdibile.

cs10/7/2015

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